Oggi in occasione della Giornata Internazionale della Donna sono più che mai orgoglioso di celebrare e onorare le straordinarie donne che contribuiscono ogni giorno al successo del nostro sport. Per troppo tempo nella nostra disciplina le donne sono state considerate atlete di minor valore tecnico e segregate nello stereotipo della signora altolocata che gioca a bridge con le amiche all’ora del the. Niente di più sbagliato, le nostre tesserate e le nostre atlete agoniste sono quanto di più eccellente si possa desiderare per la nostra disciplina. Com’è noto le donne sono costrette a vivere in un mondo diseguale, dove il tempo da dedicare allo sport è significatamene ridotto a causa del ruolo sociale che imponiamo alle donne di ricoprire.
I dati non mentono e dicono a chiare lettere che l’equilibrio di genere nei consigli delle federazioni sportive ancora è lontano dal concretizzarsi e le donne rimangono sottorappresentate negli organi decisionale, sia a livello locale che nazionale. Le aree tecniche, inoltre, sono l’ambito dello sport in cui le donne hanno la minor presenza.
Nella nostra amministrazione le donne non saranno relegate ai margini dei poteri decisionali, bensì avranno largo spazio in ruoli apicali.
Sarà nostra cura implementare politiche di genere che daranno il sostegno necessario affinché sempre più donne si avvicinino a questa disciplina abbattendo gli ostacoli economici che oggi sono ancora un fattore critico di dispersione.
Ho la certezza che una più ampia partecipazione femminile rivoluzionerà le sorti del nostro sport.